"Ho sempre pensato che
scrivere dovrebbe essere un'esigenza, che uno scrittore sia definibile tale solo se ha
davvero qualcosa da urlare al mondo... Che il suo unico modo per sentirsi
libero sia gettare inchiostro su carta e basta. Eppure una volta ho letto uno di quei romanzi rosa che trovi a pochi spicci su Amazon; non sono una grande amante del genere, ma per scrivere qualcosa che ti piaccia davvero devi sapere anche
cosa non vorresti mai leggere, no? Ebbene, dopo essermi rotta i coglioni che non ho, vengo a sapere che l'autrice in questione ha scritto quel romanzo perché era incinta
e non aveva niente di meglio da fare. Quello è stato uno dei tanti ─ troppi ─ momenti in cui mi sono incazzata con il mondo. Il problema sapete qual è? Che io quella rabbia me la porto dietro da anni, ma mandarle una lettera mi pare poco teatrale. Dunque sappiate che semmai leggerete un libro a mio nome, la colpa sarà solo di quell'idiota."
─ Sad Reality; 2018.